Il collegio dei docenti e la "settimana santa".

Ho sempre pensato che un organo collegiale composto da più di 100 persone sia un'assemblea nella quale si ratifica con l'espressione di pareri a favore e quelli contrari quanto già preparato , discusso, partecipato in altre sedi.  C'è quindi la necessità di conoscere ed approfondire bene nei consigli di plesso e/o nei dipartimenti i temi -almeno i più importanti- che sono all'ordine del giorno del collegio dei docenti in modo che l'introduzione al tema, la discussione e la conseguente approvazione siano veloci e sintetiche.  Il mio pensiero è sempre stato "pochi, pochissimi collegi preparati bene cioè permettendo a tutti i docenti di essere consapevoli di quello che andavano a deliberare". (Negli ultimi 10 anni credo di non aver fatto più di tre collegi docenti unitari all'anno mentre ho preferito mantenere almeno due collegi di settore per essere più vicina alle problematiche dei tre ordini di scuola sviluppando sempre un filo rosso di continuità negli argomenti oggetto della discussione). 

Abolire le ritualità. 

Spesso nella gestione di un istituto ci sono tantissime ritualità che si ripetono puntualmente -per inerzia- perchè pare che "si debbano fare". Faccio un esempio concreto di snellimento delle ritualità di inizio d'anno che ogni dirigente ripropone per l'approvazione al primo collegio: la gestione delle 40 + 40 ore .  Il documento preparato con il contributo di tutti i consigli di plesso su proposta della sottoscritta è stato approvato come documento permanente nel collegio di maggio 2017 e da allora tornerà in discussione  quando saranno necessarie delle modifiche sostanziali. Il documento (qui allegato) definisce la gestione generale delle ore mentre è affidato al calendario condiviso annuale la scelta dei tempi per la realizzazione delle attività programmate.  Non ho poi mai fatto il collegio finale al  30 giugno  perchè l'ho sempre ritenuto un inutile incontro in un periodo di grande stanchezza per tutti; per le pochissime attività previste dalla legge da approvare a fine anno  es: le relazioni delle funzioni strumentali o il piano di inclusione abbiamo approntato, con l'uso delle tecnologie,  percorsi di lettura,   condivisione ed approvazione senza aspettare il collegio di fine anno scolastico. 

Piano annuale attività- procedure permanenti.pdf

Laboratorio serale di insegnanti e genitori a parlare di filosofia dei bambini alla presenza dell'esperto Luca Mori. 

L'identità di una scuola si scopre al primo collegio.

L'esperienza fatta negli anni come dirigente scolastica mi ha portato a riflettere sulla necessità di dare stimoli culturali importanti ai docenti (e di questo  vedere la pagina "le proposte della dirigente") anche in termini di organizzazione dei collegi stessi non solo alleggerendo ed essenzializzando  gli ordini del giorno ma anche rendendoli più piacevoli. Dal 2010 ho deciso insieme allo staff di non fare più il collegio dei docenti il primo settembre di ogni anno scolastico (altra ritualità generalizzata) per diversi motivi fra cui il più importante era che i docenti di  nomina annuale non c'erano perchè le nomine avvenivano sempre nei giorni/settimane successive. Era quindi inutile fare un collegio con coloro che già conoscevano bene il Progetto culturale  e le  procedure di lavoro.   

Il primo collegio quindi veniva fissato dopo alcune settimane ed era l'incontro ufficiale dei vecchi e dei nuovi docenti di tutto l'istituto; doveva essere un incontro piacevole dando stimoli che aiutassero tutti a riflettere sul nostro modello di scuola. Ecco quindi che ogni primo collegio è stato ad esempio : uno spettacolo di teatro preparato appositamente da attori professionisti sul tema della scuola organizzato nella sede consiliare del comune di Crespina, oppure un concerto di musica realizzato con la docente di musica della scuola secondaria di Fauglia nella sede del teatro comunale e sempre in teatro con attori e registi per parlare di parole educative leggendo pezzi di pedagogisti e scrittori. Il collegio è stato anche il luogo per un aperitivo con parmigiano, uva e spumante a Santa Luce nella sede della mensa dove ho consegnato ad ogni docente presente un piccolissimo vasetto di marmellata prodotta dalla sottoscritta in estate;  nella sede dello spazio feste di Cenaia c'è stata l'accoglienza in musica da parte dei  ragazzi della nostra piccola band. Ed infine ricordo il primo settembre dell'anno scol. 2009/2010 la visita collettiva alla scuola di Barbiana, luogo simbolo per aiutare a riflettere sulla funzione della scuola pubblica.

Ho scelto quasi sempre di realizzare i primi collegi in luoghi diversi dagli edifici scolastici ed ubicati in diversi comuni proprio per stimolare i docenti a conoscere le diverse realtà territoriali che compongono l'area di riferimento delle  scuole dell'istituto e nello stesso tempo a pensare che ogni luogo è "paesaggio di apprendimento".

Alcune foto dei collegi "diversi" di inizio anno scolastico dove i docenti sono anche saliti sul palco del teatro per giocare insieme al regista Cassanelli che li ha guidati in una riflessione sulle parole gentili.

L'organizzazione del collegio unitario in dipartimenti , collegi di settore, gruppi di lavoro tematici.

Lavorare con leggerezza richiede una organizzazione precisa ed articolata delle attività che coinvolgono gli adulti delle scuole sin dal primo giorno di scuola. Come i diversi plessi hanno coordinatori responsabili anche l'intero collegio dei docenti ha suddivisioni di lavoro al proprio interno con aree di lavoro ( i dipartimenti), collegi di settore e gruppi di lavoro tematici tutti organizzati con un proprio coordinatore ed autonomi nella realizzazione delle attività definite in sede collegiale.

Qual'è quindi stato il mio ruolo di dirigente in questa organizzazione di responsabilità?

Definire insieme ai coordinatori, alle funzioni strumentali ed allo staff in una riunione organizzata nei primissimi giorni del mese di settembre le scelte culturali teoriche e pratiche su cui poi i gruppi avrebbero lavorato in libertà assumendosi le responsabilità delle decisioni  dentro naturalmente la cornice condivisa.   Ho consegnato quasi ogni anno  una relazione/stimolo alla riflessione ed alle scelte che tutti i docenti dovevano leggere nei primi giorni di scuola; da queste riflessioni partivano le scelte autonome delle scuole e dei gruppi di lavoro che andavamo poi pian piano a ratificare nei vari organi collegiali.  Autonomia + responsabilità= libertà e condivisione. /Leggerezza nel lavoro e benessere  delle persone

Attività particolari per condividere idee ed azioni

Fra le tante attività particolari che  ho organizzato per la costruzione e condivisione di idee ed azioni fra docenti ne racconto  tre: la prima rivolta ai docenti della scuola primaria , la seconda a quelli della secondaria e la terza che in ordine temporale si è svolta per prima è stata rivolta al gruppo di supporto allo staff che ad inizio degli anni 2000 si chiamava "Consiglio Pedagogico" poi diventato Nucleo interno di Valutazione.

Quando la sperimentazione diventa modello di scuola (anno scolastico 2007/2008 - scuola primaria)

A fine luglio 2007 erano uscite le Indicazioni Nazionali del Miur a firma del Ministro Fioroni che seguivano quelle del 2004 della Moratti e proprio a giugno 2007 terminava  il primo ciclo di classi che aveva studiato e realizzato la sperimentazione del modello di scuola Senza Zaino. Era necessario riflettere insieme come docenti quali connessioni teorico-pratiche esistevano fra le indicazioni del ministero e le scelte didattiche  che noi avevano fatto per implementare "la scuola che vogliamo". Con gli inizi del mese di settembre il collegio di settore della primaria suddiviso in gruppo di lavoro per scuola ha  letto le indicazioni del miur evidenziando le frasi che riteneva più attinenti alle scelte fatte dal nostro istituto e le ha sostanziate di azioni didattiche già realizzate con la sperimentazione SZ.  I coordinatori dei plessi poi, in una fase di lavoro successiva, hanno raggruppato e sintetizzato i documenti prodotti dai plessi  producendo un documento di sintesi di due pagine - approvato dal collegio- che è diventato "un vademecum del pensare e del fare" di tutte le scuole primarie negli anni successivi .

primaria.pdf

Dalla lettura delle Indicazioni Nazionali

 @Le frasi presenti nelle indicazioni ed evidenziate dai docenti. Ad ogni frase correspondono    le azioni scelte come pratica didattica : Nasce cosi il Vademecum del fare e del pensare nella scuola primaria


primaria 1.pdf

Meeting dei docenti 'stabili' delle tre scuole secondarie  in agriturismo a Spignana (PT) 5 e 6 luglio 2012

(Non è la prima volta e non sarà l'ultima che gruppi di docenti si trovano in ambienti diversi dalla scuola per lavorare insieme allo sviluppo di pensieri ed azioni del progetto culturale. Si sta insieme per conoscersi oltre le mura delle classi e delle scuole)


 Gli obiettivi dell'incontro coordinato da Riccardo Romiti:

1) Continuare a costruire  la "Comunità di pratiche degli adulti" in particolar modo dei docenti della scuola secondaria: 3 scuole secondarie = una unica comunità che dialoga condividendo valori e scambiandosi  pratiche.

2) Riflettere su nuove proposte didattiche come ad es: l'abolizione del voto nella quotidianità del lavoro e l'autovalutazione dei ragazzi ma anche la partecipazione attiva dei ragazzi al loro percorso di apprendimento, la gestione delle assemblee di classe e dei consigli dei ragazzi (CRA).

Programma del Meeting (solo come es di lavoro):

5 luglio

partenza in gruppo ore 8,30 dal parcheggio teatro ERA Pontedera (le macchine possono essere lasciate  al parcheggio del teatro)

Arrivo all'agriturismo ore 10,30/11  Sistemazione e 1° riunione per condividere il programma della giornata. Ore 13 Pranzo

ore 15/17 Attività di discussione in gruppo: A- La Responsabilità negli apprendimenti , B- La Responsabilità nei comportamenti: partecipazione/CRA, C- La Responsabilità: Regole e discipline (note...), D- La Responsabilità: Autovalutazione  apprendimento

ore 17,30/19 Restituzione del lavoro dei gruppi, discussione collettiva e azioni condivise (1° Manifesto). Riflessioni di R. Romiti

ore 20 cena e per il dopocena canta (se c'è chi canta) musica (se qualcuno suona) e giochi a carte (portarle).

6 luglio

ore 9 Inizio  lavori-seduta collettiva e condivisione/impostazione del lavoro dei gruppi

ore 9,30/12 Attività di discussione in gruppo : A-  spazi per l'apprendimento (anche con le nuove Tecnologie), B-  i gruppi per l'apprendimento (anche con le nuove Tecnologie), C- gli oggetti per l'apprendimento (anche con le nuove Tecnologie), D-  Il quaderno personalizzato e il  docente tutor

Ore 12  Restituzione del lavoro dei gruppi, discussione collettiva e azioni condivise ( 2 Manifesto) Riflessione di R. Romiti.

 ore 13,30 Pranzo  Ore 15 La comunità di pratiche online e la stanza dei docenti.  Ore 17 rientro a casa.


Due giorni importanti per coloro che hanno partecipato all'incontro che determinarono l'avvio del cambiamento delle tre scuole secondarie e la loro adesione convinta che al modello di scuola Senza Zaino  che per le scuole secondarie 

dell' istituto comprensivo di Fauglia assumerà il nome Scuola della Responsabilità.




Meeting del Consiglio Pedagogico in agriturismo a Casale 27 e 28 giugno 2000

Gli obiettivi dell'incontro svolto alla presenza di Rino Picchi e di Riccardo Romiti:

1) Illustrare il percorso effettuato ed i risultati  finali del Progetto S.P.O.R.A e TO.DI 

2) Le ragioni importanti perchè il progetto continui affrontando i temi delle relazioni con i genitori.

3) Imparare le tecniche di comunicazione insegnanti genitori nei vari momenti di vita della scuola.

4) Organizzare dei Brainstorming da realizzare nelle varie scuole che abbiano come obiettivo:

A – aumentare la qualità del risultato formativo

B – accrescere la condivisione

C – accrescere la  soddisfazione dei bambini e dei genitori

D – intensificare  i rapporti con il territorio 

Per ottenere quanto sopra c'è bisogno di capire da ciascuno dei docenti punti di forza e di debolezza in merito a (1° giro libero) 

1 COMUNICAZIONE all'interno del sistema della nostre scuole

2 RELAZIONI fra docenti e dopo con bambini e genitori

3 ORGANIZZAZIONE  interna alla scuola (struttura, funzioni., competenze)

Metodologia da utilizzare: -Su un cartellone segnare A  (punti di forza) e B (punti di debolezza)

   Tabulare le varie parole;  Inserirle in categorie di appartenenza; Formulare le prime proposte di modifica delle criticità

4 PROGETTAZIONE dell'azione educativa per l'intero circolo

5 FORMAZIONE in servizio che affronti le tematiche emerse.




"La Settimana Santa" 

Cosi abbiamo definito negli anni la settimana che a fine giugno abbiamo dedicato allo scambio di Pratiche fra docenti anche dei tre ordini di scuola. ( Ne parlo nella pagina "La formazione permanente ")