La partecipazione

La partecipazione alle decisioni ed alla vita delle scuole.

Mi preme toccare in questo racconto sulla partecipazione dei genitori due aspetti entrambi afferenti all'"architettura delle scelte" che come dirigente ho fatto negli anni: il primo riguarda la partecipazione dei genitori alle decisioni istituzionali importanti che hanno determinato la presenza e lo sviluppo dell'istituto su questi territori; l'altro aspetto riguarda la presenza costante dei genitori nelle attività che le scuole fanno dentro e fuori gli edifici.

Partecipazione attiva sempre in direzione nonviolenta per costruire quell'alleanza educativa che permette ai bambini ed ai ragazzini di crescere. 

Qualche volta negli anni mi sono sentita dire da qualche docente o qualche collega che davo troppo spazio alla presenza dei genitori. Sono sempre stata convinta che, a partire dalla chiarezza dei ruoli esercitati dai docenti e dai genitori, l'incontro, il confronto ed il dialogo siano la scelta migliore per costruire relazioni importanti che hanno al centro la crescita intellettiva, affettiva e sociale dei bambini e dei ragazzi. 

Andare in questa direzione ha dato buoni frutti.

La partecipazione istituzionale.

Era il 2010 quando il consiglio di istituto decise di dare spazio ad un organismo intermedio riconosciuto nella nostra impostazione organizzativa: il coordinamento dei genitori eletti rappresentanti nelle classi. Di fatto in ogni scuola, oltre ai rappresentanti dei genitori, veniva eletto  un coordinatore di questi genitori che partecipava, portando il proprio contributo di idee e le voci dei genitori del proprio plesso/scuola nell'organismo di coordinamento che avevamo istituito e che, nel tempo, è passato alla diretta gestione dei genitori del consiglio di istituto. Non solo, tutti questi genitori potevano partecipare,senza diritto di voto, al consiglio di istituto permettendo così una circolazione diretta delle informazioni e delle scelte. Il genitore coordinatore dei genitori rappresentanti aveva il dovere di trasmettere le decisioni prese e soprattutto di raccogliere "le voci" provenienti dalla propria scuola. 

Questa figura è attiva ancora oggi perchè facendo da cernira fra i genitori del plesso e quelli del consiglio di istituto, di fatto amplia le informazioni e la partecipazione consapevole. 

Oggi alcuni di questi rappresentanti, formati dall'istituto alla gestione del bene comune, partecipano alle riunioni di inizio anno nelle assemblee di classe insieme ai docenti per raccontare la loro esperienza di genitore in una scuola Senza Zaino, dove l'innovazione didattica ed i valori che la sorreggono sono completamente diversi dalla scuola tradizionale. La loro presenza è rassicurante per tutti.

Condividere le azioni educative.

Per stringere i Patti Educativi con i genitori ci siamo avvalsi di un Manifesto costruito insieme ad un gruppo di genitori rappresentanti dal titolo "Decalogo di azioni del genitore e del docente a sostegno del percorso formativo dei bambini e delle bambine, dei ragazzini e delle ragazzine".

Negli anni seguenti la formula del Decalogo è stata seguita anche per  scrivere altri Manifesti come ad es. quello a sostegno dei bambini e delle bambine  dei ragazzini e delle ragazzine a "Leggere con piacere".


I depliant che ogni anno vengono consegnati ai genitori

I Manifesti che sono presenti alle pareti in ogni scuola 

Decalogo di Azioni per genitori e docenti a sostegno del percorso formativo dei ragazzi.


Decalogo di Azioni per genitori e docenti a sostegno del diritto dei bambini e dei ragazzi a "Leggere con piacere"

I Patti educativi scuola  famiglia

La costruzione dei decaloghi avvenuta nell'anno scolastico 2002/2003, in un gruppo di lavoro con la presenza di alcuni docenti coordinatori e di alcuni genitori rappresentanti , discussi ed approvati in collegio docenti ed in consiglio di istituto, ha aperto la strada alla costruzione di PATTI EDUCATIVI DOCENTI-GENITORI prima ancora che questa diventasse un'azione proposta dal Ministero . (Ho sempre pensato che i Patti si stringono fra persone  per cui li ho definiti citando i ruoli che queste persone ricoprono dentro la scuola e dentro la famiglia).

Ogni anno, da allora sino al 2019,  nella prima assemblea di classe con i genitori a settembre, venivano illustrate le finalità di questo patto e le azioni da fare insieme, magari scegliendone alcune durante l'anno scolastico con una verifica di quanto realizzato alla fine dell'anno. Spesso nelle varie classi o nella scuola venivano appesi i manifesti con le firme dei genitori sottoscrittori del Patto Educativo.

A questo Patto di carattere generale e coinvolgente tutte le classi dell'istituto a partire dall'infanzia seguivano Patti educativi in corso d'anno ed i Patti estivi definiti con singoli genitori coinvolgendo nella scuola secondaria anche i ragazzi. Patti che venivano sottoscritti in tutte le situazioni che avevano bisogno di un'alleanza più stretta tra adulti e tra adulti e ragazzi.   

Ancora sui laboratori....

Tanti sono stati i "Laboratori del Fare  e del Pensare" attivati per e con i genitori in tutti questi anni nelle varie scuole. Ogni laboratorio avrebbe una storia  da raccontare.

Racconto solo il significato della coperta di questo lettone per leggere insieme presente nella Biblioteca della scuola dell'Infanzia di Ceppaiano.

La "Coperta di Cento quadrati colorati"  nati ognuno per mano di una mamma o di una nonna nelle ore passate a scuola insieme dialogando e facendo e poi cuciti per farne una coperta si porta dietro un pensiero pedagogico importante: accogliere tutti, stare uniti con le nostre differenze.