“Gli studenti apprendono in modi che sono identificabilmente distinti e riuscire a presentare le discipline in una molteplicità di modi diversi e a valutare l’apprendimento con una varietà di mezzi altrettanto diversi vorrebbe dire servire meglio tutta la vasta e variegata gamma di studenti che popolano le scuole e, forse, contribuire alla crescita della società intera” (Gardner)
Buone pratiche per differenziare e/o scegliere le attività:
✓ la rotazione,
✓ la divisione dei compiti
✓ la scelta nelle attività
✓ la scelta delle attività
✓ stazioni per discipline
✓ stazioni per progetto
Alcuni documenti ed articoli prodotti dai docenti nei gruppi di ricerca azione:
1) il questionario sugli stili di apprendimento per tutti i ragazzi della classe prima della secondaria,
2) strategie per progettare le attività da parte dei docenti secondo gli stili di apprendimento,
3) card registrazione lista dei desideri,
4) strumento per i bambini per la scelta delle attività
In sintesi: per chiudere queste pagine che parlano dei bambini e dei ragazzi attraverso le scelte di fondo che gli adulti hanno fatto per loro voglio sottolineare alcuni aspetti fondamentale del percorso metodologico costruito:
A) per rispondere ai bisogni dei bambini e dei ragazzi serve aver chiari quali sono questi bisogni che sono di carattere universale (il bambino agisce e reagisce) e di carattere particolare (ogni bambino è diverso dall'altro)
B) è necessario quindi "leggere" questi bisogni a partire dalla scuola dell'infanzia e costruire un VIAGGIO di conoscenze che la scuola e la famiglia fanno insieme
C) vanno definiti itinerari di lavoro e pratiche didattiche che rispettino i bisogni di ciascuno bambino/ragazzo in un'ottica di continuità/discontinuità tra i diversi ordini di scuola
D) i Bambini/Ragazzi hanno diritto di partecipare alla vita della scuola sviluppando atteggiamenti e comportamenti in direzione nonviolenta , costruendo il loro apprendimento con la consapevolezza che esistono punti di debolezza che vanno migliorati.
E) serve negli adulti una consapevolezza vera della "Coscienza dell'Infanzia" ovvero "dei valori che portano in sé i bambini in quanto dotati di una straordinaria ricchezza di potenzialità di apprendimento e sviluppo.... soggetti produttori di cultura originale e cooperativa". Idana Pescioli