L'accoglienza e l'accompagnamento
Accoglienza ed Accompagnamento dei docenti:
i primi 2 passi per costruire la comunità professionale.
Sono, a parer mio, due passi principali e fondamentali per la costruzione della comunità professionale dei docenti perchè, come per i bambini, anche gli adulti devono star bene dentro le scuole per poter svolgere al meglio il loro lavoro educativo. Ma per stare bene è necessario costruire relazioni e curare sempre queste relazioni. Di fatto la cura delle relazioni parte dall'ascolto delle diverse, molteplici richieste, opinioni, idee di adulti differenti per storie personali e per ruoli educativi, parte anche dalle attenzioni che i docenti hanno tra di loro e verso i genitori e tra quest'ultimi e la scuola nelle sue varie componenti. Il concetto di cura implica l'accoglienza, l'ospitalità, la costruzione della comunità che sono tutti valori presenti con forza nelle Indicazioni nazionali del Ministero.
Accogliere è il primo passo e si sostanzia in molteplici azioni che coinvolgono l'intera organizzazione dell'istituto: dalla conversazione telefonica fatta dal personale amministrativo, al colloquio con la dirigente per l'assegnazione della scuola, fino all'incontro con i colleghi nel plesso di riferimento. Naturalmente l'accoglienza non si esaurisce con le prime settimane di scuola ma la si "vive" tutto l'anno proprio come clima relazionale degli adulti dentro e fuori la scuola. Dare esempio positivo, manifestare impegno costante, costruire atteggiamenti e comportamenti di nonviolenza attiva, sono azioni degli adulti che "fanno un gran bene" anche ai bambini.
Le azioni di inizio anno scolastico.
Questo schema (qui a sinistra) che riassume l'accoglienza dei nuovi docenti (trasferiti o di prima nomina) appartiene alla "trilogia dell'accoglienza" pubblicata nell'anno 2000/2001.
Come per le altre, ogni plesso pianifica l'accoglienza dei docenti mettendo in movimento tutte le esperienze di cui ogni scuola dispone anche se alcune azioni dell'accoglienza sono pianificate a livello di istituto.
Naturalmente questo modello negli anni ha avuto integrazioni ed arricchimenti ma sostanzialmente rimane come documento importante che i coordinatori didattici ed organizzativi presenti in ogni scuola devono tenere sempre ben presente quando si accingono ad accogliere le nuove docenti.
Questa lettera, con i suoi allegati, nata nell'anno scol. 2010/2011 a firma della dirigente viene consegnata ai nuovi docenti al momento dell'accettazione dell'incarico, dopo aver effettuato il colloquio iniziale con la dirigente stessa. Il docente al momento che firma il contratto di lavoro si impegna a realizzare nella scuola dove è assegnato, quanto è esplicitamente richiesto nella lettera. E' sicuramente un Patto di Corresponsabilità.
Le azioni nel corso dell'anno diventano Accompagnamento.
Nelle pagine che seguono vengono raccontate due azioni che ho sempre ritenuto importanti e che nel tempo hanno dato buoni frutti verso la costruzione della comunità professionale e l'appartenenza all'istituto: la formazione permanente del personale e gli stimoli culturali che il dirigente deve proporre ai docenti.
C'è infine un terzo passo: l'organizzazione ecologica delle attività dei docenti.
Importante quanto i primi due , completa quelli che, per me, sono stati i passi fondanti la comunità professionale dei docenti, tutti strettamente collegati e sinergici e che voglio qui riassumere:
1) Accoglienza dei nuovi docenti
2) Accompagnamento di tutti i docenti durante l'anno attraverso la formazione ed il sostegno professionale
3) Organizzazione ecologica del loro lavoro. Di quest'ultima ne parlerò nella pagina del site che riguarda l'organizzazione dell'istituto.