Il territorio e la sua scuola crescono insieme.


RACCOGLIERE DATI - INCONTRARE GLI STAKEHOLDER

(primo step di lavoro: lettura del territorio in cui sono ubicate le scuole ed incontri con più soggetti istituzionali e del terzo settore presenti nei comuni dell'area)

Dall'indagine I.R.P.E.T (Istituto Regionale.Programmazione Economica della Toscana) del 1996 nascono le idee per i primi progetti con il territorio e la costruzione di RETI (le azioni).

Dall'indagine conoscitiva poi sull'Ambiente di vita dei bambini e dei ragazzi (in particolare la rilevazione del grado di istruzione dei genitori) realizzata dalla dirigente e dai docenti in ogni comune ed in ogni scuola nasce

la MAPPA della COMUNITA' EDUCANTE

e si concretizzano le seguenti azioni:

a) Le attività culturali con le Associazioni del Terzo settore

b) Il Patto per la Scuola con gli Enti Locali


Il primo di settembre del 1996 inizia la mia attività di direttrice didattica presso la Direzione di Fauglia che comprendeva le scuole ubicate nei comuni di Crespina, Fauglia, Lorenzana, Orciano Pisano e Santa Luce. Non avendo nessuna conoscenza di questi territori iniziai a cercare da più parti informazioni importanti per sviluppare un progetto culturale che desse identità ad una scuola capace di costruire relazioni importanti con il territorio stesso e che la mettesse "al centro" delle scelte politiche di questi piccoli comuni.

Molto utile - direi quasi illuminante- fu un piccolo opuscolo pubblicato dall'I.R.P.E.T consegnatomi dalla funzionaria del comune di Crespina durante uno dei primi incontri con gli amministratori locali. L'opuscolo conteneva una ricerca diffusa pochi mesi prima in cui si rilevava che tre dei cinque comuni dell'area risultavano ad alto disagio socio-culturale (Lorenzana, Orciano Pisano e Santa Luce) mentre gli altri due (Crespina e Fauglia) risultavano nella categoria a medio disagio. Gli indicatori di disagio riguardavano tre dimensioni: la non presenza di servizi educativi rivolti alla prima infanzia, un minor numero di biblioteche ogni mille abitanti e la scarsità dei trasporti pubblici per arrivare ai centri più grandi (ad es. Pisa, Pontedera, Livorno) sedi delle scuole superiori.

I dati poi provenienti dall'Osservatorio Scolastico Provinciale con sede a Pisa ci fornivano una fotografia sulla media degli anni di scuola frequentati dai nostri genitori. (ad es. il 12% delle madri degli alunni che frequentavano le scuole dei comuni di Santa Luce e Crespina non possedevano neanche la licenza di scuola dell'obbligo). Era quindi urgente per noi scuola intervenire da subito "aggredendo da più parti il tema della dispersione scolastica e della povertà educativa di questi territori".

Mentre sulla terza dimensione presa in considerazione dall'IRPET (la scarsità dei trasporti pubblici) come scuola non potevamo fare nulla sulle altre due potevamo fare molto e così abbiamo iniziato......

Le piccole grandi Azioni sul territorio

Arriva il Ludobus

Anno 1997- Iniziamo a giocare ed a leggere in orario exstrascolastico (le scuole non erano ancora a tempo pieno). Con i soldi della legge 285/97 avviamo un progetto "Giocherellando fra le colline" e compriamo un ludobus per arrivare nelle piazze dei nostri paesi. Gli obiettivi del progetto erano quelli di 1)organizzare attività di gioco e di lettura nei piccoli paesi e nelle frazioni utilizzando il ludobus e gli spazi scolastici al pomeriggio; 2)coinvolgere le associazioni di volontariato e le parrocchie con piccole gite e feste, 3)costruire insieme al laboratorio genitori giocattoli da regalare al ludobus. Questo progetto dura cinque anni e favorisce la nascita delle Biblioteche comunali oggi presenti in ogni comune ed in rete fra di loro e con le scuole dell'Istituto Comprensivo.

Ecco il Ludobus acquistato dall'Istituto e gestito insieme all'Arci Valdera ed al maestro Adriano in giro per le colline.

La biblioteca dei bambini in piazza

Le piccole grandi Azioni sul territorio

Ali per volare: nascono i primi servizi per l'infanzia a Cenaia ed a Orciano

Sempre con i finanziamenti della legge 285/97 nell'anno 1999 la responsabile e coordinatrice della progettazione educativa della direzione didattica -Iselda Barghini -elabora alcuni progetti pedagogici per far nascere nei comuni di Orciano Pisano ed in quello di Crespina i Centri Giochi Educativi per bambini da sei mesi a tre anni. Entrambi i Centri giochi, gestiti da Cooperative sociali della zona e coordinati pedagogicamente dall'Istituto nascono all'interno delle scuole dell'infanzia favorendo così una continuità educativa importante.

Oggi nei comuni di quest'area sono presenti quattro servizi educativi fra nidi e Centri Gioco che lavorano in continuità con le scuole dell'infanzia del territorio.

Questo è il primo libricino pubblicato dalle edizioni "Fuori dal Guscio". E' destinato ai genitori dei bambini appena nati; i comuni lo regalano ai nuovi nati e così si inizia il percorso di accompagnamento formativo alla crescita dei bambini e dei loro genitori. La prima pubblicazione è dell'ottobre 2001

Le piccole grandi Azioni sul territorio

Le reti culturali per dare e ricevere

Due considerazioni prima di descrivere le attività realizzate negli anni. Il progetto culturale dell'istituto si chiama, sin dalla sua nascita, FUORI DAL GUSCIO per evidenziare la voglia e la necessità del collegio di uscire dalle nostre aule/scuole per costruire relazioni sul territorio intorno alla scuola e lontano da essa; relazioni che facessero crescere gli adulti che stanno accanto ai bambini/ragazzi.

Il secondo aspetto riguarda il tema della dispersione scolastica -molto alta agli inizi degli anni 2000- secondo i dati dell'osservatorio scolastico provinciale, ed il contrasto alla povertà educativa che va perseguito con forza sempre anche quando sembra che non ce ne sia più bisogno. Di fatto l'insidia della povertà educativa è sempre presente anche quando non è correlata alla povertà economica.

Ho tenuto questi due aspetti sempre presenti nelle scelte fatte in questi anni per far crescere in qualità la formazione dei ragazzi e degli adulti.


TO.DI - Toscana Dispersione

Rete di scuole Toscane promossa da IRRSAE Toscana e da alcuni Provveditorati Toscani nell'anno scol. 1996/'97.

Ha avuto come focus di lavoro il benessere dei ragazzi in classe ed ha coinvolto in forma sperimentale gli alunni delle classi terze della primaria e nell'anno scol. 1999/2000 anche gli alunni delle prime medie.

La rete ha avuto una durata di cinque anni ed ha permesso di sviluppare un grande lavoro sulle relazioni fra bambini e fra adulti e bambini per la costruzione della comunità dei bambini e degli adulti. Tre i macro-indicatori su cui si è sviluppato il lavoro di ricerca teorico-pratica delle scuole dell'istituto: il vissuto emotivo, i rapporti interpersonali, il gradimento delle attività.

I dati sono pubblicati nel libro "I genitori come risorsa" dell'Edizioni Fuoridalguscio. anno 2002

SPORA- Sperimentare Orientare Accogliere

Rete di scuole diffusa sul territorio nazionale promossa dal MIUR nell'anno 1998/1999.

Il focus era il contrasto alla dispersione scolastica ed ogni realtà aveva la possibilità di svilupparla a partire dai bisogni del proprio territorio. Noi scegliemmo di lavorare con i genitori ed in particolar modo quelli con basso titolo di studio convinti che c'era e c'è una forte correlazione tra titolo di studio dei genitori e successo scolastico dei bambini. La coordinatrice di questo progetto era la prof.ssa Aiello attuale presidente di Invalsi.

La rete ha avuto una durata di quattro anni ed ha coinvolto altre scuole del territorio oltreché alcuni servizi sociali ed i comuni.

I primi dati sono pubblicati nel libro "I genitori come risorsa" già ricordato

Einstein- Prevenire e sostenere il successo formativo

Nasce nell'istituto nell'anno 1998/'99 con un accordo con l'istituto Professionale Matteotti di PI e nell'anno scolastico 1990/2000 viene stipulata una convenzione con l'A.I.D. guidata dal professor Stella.

Attraverso semplici test è possibile individuare le possibili difficoltà di ogni bambino rispetto agli apprendimenti di letto- scrittura e calcolo. Con forme di intervento didattico personalizzato è possibile dare ad ogni bambino individuato come soggetto a rischio la possibilità di superare l'ostacolo.

La rete che nel frattempo è stata costituita con tutti gli istituti comprensivi della Valdera ha come capofila l'istituto Mariti e come ente finanziatore la conferenza educativa della Valdera. La rete è tutt'ora in atto e diverse sono le pubblicazioni di questo Laboratorio di studio e di ricerca.

R.O.S.A. e Costellazioni

Nasce nell'anno scolastico 2002/2003 la Rete Organizzata Scuole Autonome (ROSA) promossa dal nostro Istituto e comprendente i quattro istituti collinari della Valdera.

Lavora per due anni sui seguenti temi: Attività di formazione ed aggiornamento, attività didattica di ricerca, sperimentazione e sviluppo, attività integrative per studenti, attività di progettazione, attività di educazione degli adulti, attività di intercultura, attività di segreteria.

Nell'anno 2005 la rete ROSA confluisce in una rete più grande denominata Costell@zioni che raggruppa tutti gli istituti comprensivi e quelli di scuola superiore della Valdera. La rete Costell@zioni è ancora funzionante ed ha in essere da anni un progetto dal titolo "VALVAL" Valutazione Valdera che coinvolge non solo tutti gli istituti ma l'assessorato Regione Toscana, l'ufficio scolastico Regionale, tutti i comuni della Valdera.

Per dieci anni ho coordinato la rete Costell@zioni la quale, a sua volta partecipa al Patto per la comunità educante firmato sia dagli Enti locali e dalla Asl che da soggetti del terzo settore

I tre progetti di studio-ricerca (TO.DI, SPORA, EINSTEIN) hanno coinvolto i docenti su tre dimensioni importanti per il contrasto alla dispersione scolastica: lo star bene a scuola fra bambini e fra bambini ed adulti, il lavoro continuo e costante per la crescita culturale degli adulti di riferimento dei ragazzi, la prevenzione delle difficoltà di apprendimento. Quando nell'anno scolastico 2002/2003 abbiamo avviato la sperimentazione Senza Zaino, molte azioni che confluiranno nel modello negli anni successivi e quindi in una nuova idea di scuola , erano già state esperite con queste ricerche e avevano convinto l'intero collegio, compresa la sottoscritta, che il percorso avviato era vincente per formare "bambini competenti e costruttori di solidarietà e diritti."

Dalle reti nascono le alleanze educative.

Sviluppare reti significa costruire alleanze che hanno al centro i temi condivisi dai soggetti coinvolti e vanno avanti nel tempo proprio perchè incidono sull'organizzazione di tempi e spazi dei bambini e degli adulti nella scuola e fuori da essa.