Ho deciso di citare questo proverbio perché ci dà la misura di quanto sia importante costruire relazioni significative fuori e dentro le scuole per far crescere un ragazzino; la scuola deve avere questa consapevolezza tanto più, come ho sempre sostenuto, noi accogliamo i bambini e le bambine a tre anni e li accompagniamo per ben undici importanti anni della loro crescita. Ma da sola l'istituzione scuola non puó farcela - anche se rimane il presidio democratico più importante di ogni territorio-; serve uno stretto rapporto con la famiglia ed un rapporto di collaborazione significativo con le agenzie formali ed informali presenti su un territorio.
Ecco perchè é importante la conoscenza della comunità che si muove intorno alla scuola (costruzione di una mappa informativa) e a seguire la costruzione di Patti educativi territoriali che partano dalla "visione " di ogni appartenente al gruppo del valore che la scuola può assumere in quel determinato territorio fino a concretizzarsi in azioni specifiche e dettagliate di chi fa che cosa. Questo lavoro minuzioso ed attento deve avere come regista dell'educazione la scuola complessivamente intesa ( dirigente, docenti, personale amministrativo e perfino i collaboratori scolastici che dentro ogni edificio registrano ogni giorno "il clima educativo").
Per coniugare l'educazione formale con quella non formale ed informale serve la definizione accurata di un "Patto di comunità"che sia monitorato nel tempo evidenziandone poi i risultati e le azioni di miglioramento che scaturiscono ogni volta che il patto viene sottoposto a verifica e valutazione.
Francesco De Bartolomeis, Idana Pescioli, Franco Frabboni negli anni '80 del secolo scorso ed oggi anche il Ministro Patrizio Bianchi parlano nei loro libri dell'importanza della formazione dei ragazzi e dei giovani nella scuola e fuori da essa in un percorso educativo condiviso che fa dell'intero territorio un "Comunità Educante".
L'Istituto Mariti ha costruito negli anni relazioni importanti sul territorio per il contrasto alla povertà educativa (nelle pagine di questo sito si vedono tante azioni fatte con molteplici soggetti ) a partire da quelle fondamentali con gli enti locali.
Nell'immagine dell'Approccio Globale al curricolo pubblicata nella seconda pagina di questo site, il cerchio esterno mette in evidenza i soggetti di queste relazioni che sono state spesso punti di partenza per l'impostazione del lavoro educativo sul territorio ed alcune volte punti di arrivo.
Prendo a prestito un testo scritto da Anna Maria Palmieri (attuale assessore all'istruzione del Comune di Napoli) per la presentazione del Patto di Comunità per alcuni quartieri di Napoli.
(da un articolo della Rivista Senza Zaino - n.4 , dicembre 2020, Edizioni Erickon - che pubblica una intervista ad Andrea Morniroli.....)
Immagini della mostra d'arte contemporanea realizzata nella scuola primaria di Cenaia ed aperta nei giorni festivi a cittadini interessati.
-Una delle tante mostre-
Grafico progettuale di sintesi delle relazioni della scuola con il territorio vicino e lontano.