Cosi Idana Pescioli scriveva nel 1980 "Feste di pace -non convenzionali, non consumistiche, non stereotipe- vissute sia a livello teorico fra adulti in sede universitaria, sia a livello pratico nelle scuole con i bambini, come sintesi di un luogo ed intenso lavoro di Ricerca. Con un teatro partecipato da tutti e tutto inventato: con movimenti e parole, con l'uso del corpo e della mente tutti insieme, per un bisogno profondo di forme di espressione e comunicazione vere e sincere, coinvolgenti ed importanti."
" Cioè una festa come un insieme di Gioco e Lavoro che è stato progettato e realizzato dai bambini stessi con il nostro aiuto: non si tratta di attività manipolate o pilotate, perchè è un lavoro che mette in luce le capacità di 'rappresentazione' e di 'progettualità' che hanno i bambini a partire già a 4-5 anni...."
" Per certo le feste di questo tipo - non convenzionali ma momenti corali di attività in serenità e gioia di bambini ed adulti insieme -stimolano al cambiamento di atteggiamenti e quindi a modifiche nella cultura dei genitori stessi: attraverso le forme di elaborazione culturale e le esperienze di impegno e di gioia -vissute dai loro figli a scuola come nelle 'uscite' e nelle 'feste' - con cui i genitori sono chiamati a venire in contatto diretto per più anni e in gruppo".
" E con tali osmosi di 'cambiamenti' c'è sempre -senzaalcun dubbio- un qualche passaggio di 'valori' dai bambini agli adulti oltrechè dagli adulti ai bambini: nel senso dell'estensione degli apprendimenti nell'impegno e nello sforzo e dei vissuti di una cultura 'globale' espressa e comunicata fra scuola e famiglia.
Realizzata alla fine dell'anno scolastico 2014/2015 chiudendo la strada che passa per il centro del paese, grazie all'aiuto dei genitori e delle associazioni locali, sono stati venduti sulle bancarella i prodotti ricavati da ogni orto delle scuole con qualche aggiunta degli orti familiari dei nonni. Con il ricavato è stato adottato un orto africano proposto da Slow Food. L'adozione è stata fatta con una iniziativa pubblica nel teatro di Fauglia all'inizio dell'anno scolastico successivo alla presenza dei rappresentanti dei consigli dei ragazzi e di quelli dei genitori oltreché i vari amministratori dei comuni ed i rappresentanti nazionali di Slow Food.
Interessante il rapporto tra la festa nel giardino e la rappresentazione dei diritti dei bambini e delle bambine. Diritti esercitati a scuola ed in famiglia , e doveri dei piccoli nei confronti del loro impegno di studenti in un ambiente che li accoglie e li aiuta a crescere.
La documentazione completa si trova sul canale YouTube dell'Istituto Mariti
Straordinaria la fatica di un bel gruppo di genitori nell'organizzare ogni anno - per più anni- la festa di fine anno della scuola primaria di Fauglia. Una festa che ha coinvolto sempre l'intero paese (dal parroco al sindaco ) nello stare con i bambini a parlare di scuola e delle attività realizzate durante l'anno.
Uno scorcio del giardino pieno di genitori, docenti e nonni che uniscono al piacere di stare insieme il buon cibo e gli spettacoli delle associazioni del territorio.
Ho voluto festeggiare insieme a colleghi ed amici i miei 20 anni di presenza continuativa all'istituto comprensivo di Fauglia. Avevo comunicato a tutti che non avrei voluto una festa per la pensione (che sarebbe arrivata obbligatoriamente tre anni dopo) ma festeggiare insieme un così lungo traguardo era importante per me e per tutte le persone con le quali ho passato molte ore della mia vita. Sono stati invitati docenti, personale di segreteria, custodi e sindaci ancora presenti nell'istituto Mariti e nei comuni ma anche coloro che negli anni erano andati in pensione o che si erano trasferiti per avvicinarsi a casa ma avevano mantenuto un buon rapporto con le persone dell'istituto.
In verità avevo anche segnato con un'altra festa (apericena su terrazza a Crespina) i primi 10 anni perchè sono comunque traguardi che ho sempre ritenuto importanti per diversi motivi: primo fra tutti la continuità del lavoro culturale sul territorio. La festa dei vent'anni era però quasi un addio, un passaggio di testimone nelle mani dei docenti , un punto per riflettere sulle belle esperienze realizzate. Anche questa una festa di Pace.
"Cartolina invito." Il disegno è preso da un lavoro dei bambini della scuola dell'infanzia di Lorenzana sul tema della lentezza.
Il video è stato pensato e costruito da un gruppo di docenti, la canzone invece è stata cantata da tutti durante la festa.
Il dolce con il logo dell'istituto.