La Responsabilità diffusa >< la partecipazione alle scelte
"Il termine responsabilità deriva dal latino respònsus, participio passato del verbo respòndere, rispondere cioè, in un significato filosofico generale, impegnarsi a rispondere, a qualcuno o a se stessi, delle proprie azioni e delle conseguenze che ne derivano. "(Wikipedia).
Assunta come valore educativo è presente in ogni documento ufficiale del Ministero dell'istruzione ieri come oggi; per noi "scuola Senza Zaino" è un' architrave fondamentale per l'implementazione della nostra idea di scuola. L'assunzione di responsabilità riguarda sia i bambini/ragazzi che gli adulti. In questa pagina mi interessa però parlare della Responsabilità dei docenti che si esplica, a parer mio, in due direzioni e che -proprio per queste due articolazioni- diventa una responsabilità diffusa.
La prima - e la più evidente-riguarda la responsabilità che molti docenti si assumono quando hanno compiti di gestione della scuola (ne parlerò più diffusamente in questo sito nella pagina dell'organizzazione); incarichi fiduciari del dirigente e/o espressi dall'intero collegio che impegnano i singoli in un lavoro non facile di tessere relazioni dentro il proprio edificio scolastico e con le altre scuole dell'istituto. Più docenti assumono incarichi funzionali alla gestione di un istituto più la responsabilità dei risultati è equamente distribuita all'interno di un contesto di condivisione delle scelte.
La seconda direzione nella quale si realizza il valore della responsabilità - diffusa- sta dentro il ruolo stesso che il docente esercita: la responsabilità è verso il minore che deve apprendere stando bene a scuola, verso i genitori dei ragazzi con i quali va stabilita un'alleanza educativa, verso gli altri colleghi a cui si deve rispetto e collaborazione, verso l'istituzione nel suo complesso. A partire quindi da questo assunto che la responsabilità del "buon funzionamento" di una scuola appartiene a tutti, e che ognuno la esplica nel ruolo in cui si trova confrontandosi, dialogando e cooperando, posso affermare che la comunità professionale di fatto esiste proprio perchè è il frutto della partecipazione alle scelte e dell'appartenenza all'istituto.